Attualità - 21 marzo 2025, 14:18

Alba, prorogata fino al 30 marzo l'accoglienza notturna delle persone senza fissa dimora in via Ognissanti

L’assessora alle politiche sociali Donatella Croce: "Un'esperienza positiva, ma ora servono soluzioni durature". Il servizio ha garantito 15 posti al giorno e 25 passaggi totali

Alba, prorogata fino al 30 marzo l'accoglienza notturna delle persone senza fissa dimora in via Ognissanti

L'emergenza freddo ad Alba non si conclude oggi, come previsto. Il servizio straordinario di accoglienza notturna nei locali comunali di via Ognissanti resterà attivo fino al 30 marzo, per rispondere alle temperature ancora rigide e a un bisogno che non può essere ignorato.

“Ieri in Giunta abbiamo deliberato la proroga fino a fine mese. I volontari che hanno sostenuto quest’attività nei tre mesi di apertura sono stati i primi a chiedere che si proseguisse ancora una settimana, preoccupati per gli ospiti”, spiega l’assessora alle Politiche sociali Donatella Croce. “Abbiamo trovato sistemazioni alternative per buona parte dei ragazzi, ma tre su quindici rischiano purtroppo di tornare in strada. Altri probabilmente si sposteranno verso altre città”.

Il servizio, partito il 21 dicembre e previsto fino al 21 marzo, ha garantito 15 posti letto ogni notte, sempre occupati. Complessivamente, sono 25 i giovani senza dimora che vi hanno transitato, con ingressi e uscite regolati da una permanenza temporanea. L’orario andava dalle 20 alle 8, con deroga fino alle 10 la domenica.

“È stata un’esperienza positiva in cui non abbiamo dovuto affrontare criticità particolari. La Croce Rossa, che ha coordinato il tutto, ha fatto un ottimo lavoro e non posso che esprimere tutta la mia gratitudine per il loro prezioso aiuto”, continua l’assessora. “Come sempre, la nostra città ha risposto con straordinaria generosità: i volontari delle associazioni di Protezione civile, gli Scout, la parrocchia di San Cassiano e anche singoli cittadini. Tutti hanno dato una mano concreta”.

A partire dal 28 febbraio, con l’inizio del Ramadan, si è attivata una collaborazione con la Moschea di Alba, su richiesta degli stessi giovani ospitati, in gran parte di fede musulmana. “Ci hanno chiesto di poter rimanere in un luogo protetto durante il weekend, per vivere il digiuno in modo più sereno. Ma per noi era difficile coprire quei giorni con i volontari, soprattutto di notte”, racconta Croce -. Così ho parlato con i referenti della comunità musulmana e hanno accettato di aprire la moschea nei fine settimana, offrendo loro uno spazio dove poter riposare e pregare. È un gesto che si inserisce pienamente nello spirito del Ramadan ed è limitato a questo particolare periodo”.

“Il problema dei senza fissa dimora non è purtroppo risolvibile in modo definitivo”, conclude Croce - ma, superata l’emergenza invernale, stiamo lavorando per arrivare all’estate con soluzioni più strutturate e durature, che non disperdano però il patrimonio di buone relazioni e solidarietà costruito in questi mesi”.

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