Gli imprenditori agricoli cuneesi si impegnano da anni a cercare soluzioni per mitigare gli effetti del cambiamento climatico in corso e continuare a garantire produzioni agroalimentari di alta qualità, tuttavia è essenziale che non rimanga disattesa la loro richiesta primaria, emersa con particolare forza negli anni di aridità estrema fra il 2021 e il 2023 e sinora inascoltata, vale a dire gli invasi contro la siccità. È quanto evidenzia Coldiretti in occasione della Giornata mondiale dell’Acqua, che si celebra il 22 marzo.
“Le precipitazioni registrate nel corso di marzo sono vitali per la nostra agricoltura, per rendere i terreni pronti alle semine e per guardare con maggiore serenità ai lavori dei prossimi mesi, ma ovviamente ciò non basta a risolvere la crisi idrica con cui ci confrontiamo ormai con regolarità: non dimentichiamo la quasi assenza di pioggia o neve negli scorsi mesi di novembre, dicembre e febbraio” sostiene il Presidente di Coldiretti Cuneo, Enrico Nada.
Infatti, nelle ultime settimane, al netto dell’acqua rimasta sotto forma di neve in alta montagna e di quella assorbita dal terreno che è andata a ripristinare le falde, buona parte della pioggia è finita nei fiumi e dunque transitata verso il mare senza che si sia potuto immagazzinarla in vista dei prossimi mesi. Si conferma, dunque, prioritario – secondo Coldiretti – realizzare un Piano nazionale sugli invasi per garantire acqua a imprese e cittadini durante i periodi di siccità, sempre più lunghi e ripetuti, e regimarla durante gli eventi alluvionali.
Al momento, l’unico progetto che va avanti in provincia di Cuneo è Serra degli Ulivi, opera strategica per il territorio monregalese, nella quale Coldiretti ha sempre creduto fermamente. “Mentre proseguono a pieno ritmo i lavori del primo lotto – dichiara il Presidente Nada – teniamo lo sguardo proiettato avanti, ai prossimi due lotti di Serra degli Ulivi, per i quali sarà indispensabile individuare nuove risorse. Confidiamo che le Istituzioni del territorio e quelle nazionali non vogliano lasciare a metà un’opera prioritaria che l’intero Monregalese attende da tempo”.
“Torniamo a chiedere di potenziare sul territorio la rete di infrastrutture di trattenuta e accumulo dell’acqua, poiché solo in questo modo riusciremo a garantirci stabilmente in futuro le sempre più preziose riserve idriche, assicurando al contempo una migliore gestione del territorio in termini di prevenzione dai danni alluvionali” conclude il Direttore di Coldiretti Cuneo, Francesco Goffredo.