Attualità - 21 marzo 2025, 11:58

Saluti romani sul carro di Carnevale: responsabili individuati ed espulsi dal gruppo

Si tratta di cinque tra ragazzi e ragazze, tutti giovanissimi, tra cui anche un minorenne. Cuneo Possibile: "È diventato normale voltarsi dall'altra parte, dire che sono ragazzate"

I saluti romani al Carnevale di Pinerolo

I saluti romani al Carnevale di Pinerolo

Sono stati espulsi dal gruppo "Compagna dei Festaioli" gli autori dei saluti romani esibiti durante la sfilata del carro allegorico di Fossano-Centallo "Leoni da tastiera" al Carnevale di Pinerolo.

Si tratta di cinque tra ragazzi e ragazze, tutti giovanissimi, tra cui anche un minorenne. Non prenderanno più parte alle iniziative dell'associazione e le forze dell'ordine ne hanno acquisito le generalità per eventuali provvedimenti.

Rimane un forte senso di disagio e dispiacere per quanto accaduto in seno ai responsabili del gruppo, che hanno individuato i colpevoli dopo avere visionato foto e video della sfilata.

Un episodio molto spiacevole, di certo contrario allo spirito ed alle intenzioni con cui la "Compagnia dei Festaioli" conduce le proprie attività, come del resto dimostrato dal provvedimento assunto.

La vicenda è stata commentata, attraverso un comunicato inoltrato agli organi di stampa, anche dal coordinamento di Cuneo Possibile.

Ci siamo presi qualche giorno per commentare quanto successo domenica 16 marzo a Pinerolo, alla tradizionale sfilata dei carri di Carnevale. Abbiamo guardato i video circolati un po' ovunque. Li abbiamo guardati una volta, due volte, tre volte. Abbiamo osservato le discussioni che si sono aperte qua e là, abbiamo letto le dichiarazioni dei protagonisti della manifestazione e i commenti esplosi sui canali social. 

Quello che è successo ormai l'hanno visto tutte e tutti: dal carro dei figuranti di Fossano-Centallo è partito l'inno d'Italia, e contestualmente ragazzi e ragazze di quel gruppo (una parte) hanno iniziato a prodursi in evidenti esercizi di stretching del braccio destro, alzandolo al cielo alla maniera dei fascisti. Purtroppo non ci stupiamo più di tanto dell'accaduto. A forza di vedere definitivamente sdoganati i raduni in cui decine di uomini di nero vestiti si prodigano negli stessi esercizi di stretching, a forza di vedere miliardari di trumpiana amicizia fare pubblicamente il saluto romano col sorriso stampato in volto, a forza di sentire eserciti di esponenti dei partiti di destra dire che abbiamo la fissa del fascismo, tutto si è normalizzato. 

È diventato normale voltarsi dall'altra parte, dire che sono ragazzate, e sottolineare che in fondo non c'è nulla di male nel fare un po' di esercizio fisico a braccia alzate (sempre lo stesso braccio, però: non è che si creano poi degli scompensi muscolari? consigliamo di fare qualche ripetizione anche col sinistro). È diventato normale criticare chi si scandalizza: sulla pagina Facebook di SpurgatoCN abbiamo letto autodefiniti elettori di Fratelli d'Italia godere per la nostra indignazione, argomentando più o meno così: chi ha vinto le elezioni può fare ciò che vuole, e chi le ha perse non può che rosicare. 

Se un gruppo di giovani ragazzi e ragazze trova normale e legittimo emulare il saluto fascista durante una sfilata di Carnevale, forse più che puntare il dito contro di loro dovremmo voltarci verso chi sta tentando, quotidianamente, di rendere potabile il fascismo e le sue parole d'ordine. Non basta rifarsi il trucco dallo scranno del governo, non basta mascherare le pulsioni nostalgiche con una ventata di modernità. Vediamo benissimo quanto questa “fraterna” classe dirigente preferisca la ginnastica delle braccia alle verità della Storia.

redazione

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