Attualità - 22 marzo 2025, 11:22

Tutelare il “sistema Tartufo” significa prendersi cura del territorio sostenendo un importante volano di crescita

Antoniotti, vicepresidente della Provincia di Cuneo: “Ringrazio la Regione Piemonte per l’attenzione a questo importante settore. Indispensabile rispettare l’ambiente e tutelare il binomio magico trifolau - cane da ricerca"

Tartufi (foto : sito associazione tartufai alba)

Tartufi (foto : sito associazione tartufai alba)

“Ringrazio la Regione Piemonte per aver deciso di sostenere e sviluppare maggiormente il settore legato al pregiato Tartufo. Da Cuneese e da uomo di Langa, garantisco fin da ora una collaborazione ed un impegno massimo, verso un comparto che per la Granda è di rilevanza strategica”.

È questo il commento del vicepresidente della Provincia di Cuneo Massimo Antoniotti - che detiene anche la delega ai Tartufi - in merito alla riunione della Consulta per la valorizzazione del patrimonio tartufigeno regionale, presieduta dall'assessore piemontese alla tartuficoltura Marco Gallo e che si è svolta al Grattacielo torinese.

È di fondamentale importanza prendersi cura di un patrimonio naturale che ha fatto conoscere l’Albese, il Cuneese ed il Piemonte in tutto il mondo. Un prodotto unico ed inimitabile - sottolinea Massimo Antoniotti - che rappresenta pienamente il nostro territorio, fatto di paesaggi, tradizioni e cultura, intorno ai quali ruota uno sviluppo ed un’economia preziosa. Per tutelare questo patrimonio sono certo che ognuno di noi metterà a disposizione il proprio tempo e la propria esperienza. Lavorare tutti insieme in maniera concreta è l’unica via per raggiungere gli obiettivi e crearne sempre dei nuovi”.

Il vicepresidente della Provincia Granda ha voluto anche precisare che “quello del Tartufo è un mondo fatto di persone attente al paesaggio, al rispetto delle regole e della tradizione. I cui valori antichi e fondamentali della salvaguardia del patrimonio tartufigeno, la promozione del prodotto, il rispetto della proprietà altrui e il benessere animale, sono sempre attuali. Credo - conclude Antoniotti - che il binomio unico tra uomo e cane renda questa pratica davvero magica”.

comunicato stampa

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