La proporzione tra l'attività istituzionale e di libera professione da parte di uno stesso medico è sotto la lente di ingrandimento della Regione Piemonte. In linea di principio quella istituzionale ha la precedenza sull'altra, richiamando piuttosto la disponibilità dei professionisti sui festivi e sul serale. Misure che rispondono al piano per il recupero e riduzione delle liste d'attesa soprattutto per le visite ambulatoriali. A questo si sta adeguando l'Asl Cn1.
L'attività intramoenia, o libera professione intramuraria (ALPI), è un'attività sanitaria svolta da professionisti autorizzati al di fuori dell'orario di lavoro. In Piemonte, l'ALPI è disciplinata dalla normativa nazionale, regionale e aziendale. L’attività libero-professionale rappresenta una modalità complementare di erogazione delle prestazioni e permette di ampliare e migliorare il servizio offerto all’utente, rispettando e consentendo la libera scelta al cittadino del professionista di propria fiducia.
In questo contesto anche l’Asl Cn1, oltre a garantire l’attività istituzionale, fornisce a pagamento prestazioni sanitarie in libera professione, nelle discipline ambulatoriali e nell’attività di ricovero con o senza intervento chirurgico.
Le prestazioni in libera professione vengono erogate presso i presidi ospedalieri aziendali di Savigliano, Ceva, Mondovì e Saluzzo, presso le strutture esterne convenzionate e presso studi privati professionali autorizzati.
“Nell'anno 2024 sono state erogate in libera professione 55.080 prestazioni ambulatoriali che corrisponde al 6,53% delle prestazioni erogate in regime istituzionale (843.857) – spiega Giuseppe Guerra, direttore generale dell'Asl Cn1 -. Quindi noi, complessivamente, siamo molto al di sotto della soglia di preoccupazione, ma conteggiamo tutte le attività, anche perché la Regione mensilmente fa il punto della situazione e monitora in modo serrato ciascun professionista. Per adeguarsi al dpr regionale, in ogni caso, l'Azienda ha dato monito ai propri medici di mantenersi sulla proporzione dell'attività istituzionale. Sicuramente, dovrebbe essere maggiore rispetto a quell'altra media. Nel caso in cui quella libero professionale dovesse essere maggiore di quella istituzionale, allora si deve alzare il livello di quest'ultima. Gli interventi in regime di ricovero nel 2024 – conclude Guerra -, sono 124, cifra che corrisponde al 1l',13% dei ricoveri in regime istituzionali, che sono invece 11.021”.
Dall'attività intramoenia, l'Asl Cn1 ricava il 5%, utilizzato per le spese di gestione.
“Quel 5% finisce nel cosiddetto fondo Balduzzi – chiarisce Guerra - ed è destinato all'abbattimento delle liste d'attesa nonché a convogliare alcuni denari su quei medici che non fanno libera professione”.
Le prestazioni maggiormente erogate dall'Asl Cn1 in attività intramoenia sono quelle in ambito cardiologico, chirurgico, oculistico, ortopedicp, ostetrico – ginecologico, otorinolaringoiatrico, psichiatrico e urologico, oltre agli esami strumentali (ecografie, risonanze e TAC).
La prenotazione delle prestazioni ambulatoriali libero professionali avviene attraverso il Sistema Informativo Sanitario Regionale (Cup A.L.P.I.) telefonicamente o tramite apposito sportello dedicati. Con le nuove assunzioni e l'impiego dei fondi regionali per la remunerazione degli extra ai medici ed infermieri disponibili sui festivi e sul serale per le prestazioni ambulatoriali, proseguirà l'impegno dell'Asl Cn1 per ridurre le liste d'attesa.