Cronaca - 01 aprile 2025, 07:03

Trovano un bancomat e fanno acquisti per 430 euro, ma per il giudice non c'è prova contro i due imputati

Secondo la Procura, che aveva chiesto la condanna degli accusati, la carta sarebbe stata rubata sul posto di lavoro della vittima nell'agosto 2022

Immagine di repertorio

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Avevano trovato un bancomat e con questo, per alcuni giorni all’inizio di agosto 2022, avevano speso in alcuni negozi di Cuneo un totale di 430 euro in 24 diverse transazioni. Tutto questo fino a quando il titolare della carta bancomat non si accorse dei pagamenti fatti presso negozi in cui non era mai stato e decise di presentare denuncia. 

A processo sono quindi finiti M. S. e S. S., accusati di indebito utilizzo della carta bancomat di un 50enne di Borgo San Dalmazzo, ma per il giudice, che ha assolto gli imputati, nessuna prova che fossero realmente loro. 

Tutte le spese fatte erano inferiori ai 25 euro, il limite massimo per l‘utilizzo del bancomat senza il pin: “Non ricordo il momento esatto in cui avevo perso il bancomat - aveva spiegato in aula- perché lo utilizzavo tramite il telefono su cui avevo salvato i dati”.  Tra i negozi in cui, secondo la Procura, i due uomini avevano liberamente speso con il bancomat della vittima c'erano un alimentari di via Pellico, un distributore di benzina, un caseificio, un bar tabacchi a Bombonina e un negozio di scarpe di un centro commerciale. Solo per i fatti occorsi in queste ultime due attività commerciali, il giudice ha ritenuto non punibile M.S. per tenuità del fatto. 

A raccontare quanto accaduto in tribunale a Cuneo era stata proprio la vittima, costituitasi parte civile nel procedimento, che riuscì a scoprire gli ammanchi del conto controllando l’applicazione della sua banca. Prendendo visione dell’estratto conto, l'uomo si accorse che quei 24 movimenti di uscita sul suo conto avevano tutti un valore inferiore di 25 euro, cifra massima per cui non è richiesto né l’inserimento pin al momento del pagamento né l’autorizzazione del titolare del conto: “La carta fisica la utilizzavo poco perché avevo tutte le informazioni salvate sul telefono- aveva detto-. Forse l’avevo persa nel parcheggio o nel cortile dell’azienda per cui lavoravo: ogni tanto capitava di movimentare mezzi e carrelli elevatori e può essere che sia caduta così. Non avevo attivato le notifiche istantanee di pagamento e quindi non me ne accorsi subito". 

CharB.

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