È continuato con l’ascolto di un giovanissimo ragazzo il procedimento penale in corso al tribunale a Cuneo nei confronti di A.G., titolare dei una discoteca a Garessio. Secondo l'accusa, nel locale del gestore nella notte tra il 25 e il 26 giugno 2022 sarebbero stati serviti alcolici ad alcuni avventori non maggiorenni. A scoprirlo, i Carabinieri e la Guardia di Finanza.
Nel corso dell’istruttoria erano stati ascoltati due addetti alla sicurezza, i quali avevano riferito che ai ragazzi veniva dato un braccialetto, oppure apposto un timbro sulla mano per permettere ai baristi di distinguere minorenni da maggiorenni. Una politica che, secondo quanto riferito, sarebbe stata sempre condivisa da A.G.. A confermare questa circostanza anche la barista che aveva lavorato durante quella serata e che ha affermato di non aver mai servito alcolici a minori.
Nel corso dell’ultima udienza è stato chiamato testimoniare un ragazzo all’epoca dei fatti minorenne. Il giovane ha spiegato al giudice di aver acquistato una prevendita per quella serata e che il biglietto comprendeva anche una consumazione gratuita. “Ho chiesto un gin lemon e la barista me l’ha dato - ha riferito-. Per distinguere minorenni e maggiorenni in teoria bisognava avere un segno all’entrata, ma al bar non mi è stato chiesto”.
Il 9 settembre, la discussione del caso,