Il Bra si gode la festa per una storica promozione in Serie C. Partita dopo partita i giallorossi hanno saputo impadronirsi del campionato, lasciando le briciole a realtà agguerrite (e nelle previsioni di inizio stagione più attrezzate) come Varese, Vado e NovaRomentin.
Un vero capolavoro, giusto premio dopo anni di buona conduzione societaria, sempre oculata e garanzia di stagioni positive.
Tutto da scrivere il futuro ma si andrà avanti con mister Nisticò e, almeno nelle intenzioni, con buona parte del gruppo che ha vinto la D. Nel frattempo l'Attilio Bravi verrà adeguato per potere ospitare partite professionistiche, intanto si giocherà in qualche altro impianto piemontese, probabilmente Alessandria o forse Vercelli.
Il presidente Giacomo Germanetti, che abbiamo raggiunto telefonicamente nel giorno successivo al trionfo, stenta ancora a credere a quanto realizzato: "È stata una notte insonne. Inevitabile dopo quanto accaduto, con tutta l'ansia e l'adrenalina che avevamo accumulato. Ancora non riesco bene a realizzare ciò che abbiamo fatto. È un successo inaspettato. Ora ci godiamo ancora un po' la festa poi inizieremo a lavorare concretamente per affrontare la prossima stagione. Ho ricevuto centinaia di messaggi e telefonate, mi ha fatto molto piacere. Dalla politica alle piccole società del territorio, in tanti si sono congratulati esprimendo apprezzamenti per il nostro operato. Siamo contenti anche per questo. Futuro? Intendiamo dare continuità al lavoro svolto, proseguendo con il mister e con il gruppo. Ovviamente per quanto riguarda l'organico andranno fatte delle valutazioni approfondite, in Serie C cambiano molte cose, è un altro mondo. Vedremo. Stadio? Ci auguriamo di avere il prima possibile la possibilità di giocare al Bravi, che verrà adeguato grazie all'intervento di Regione e Comune. Nel frattempo giocheremo altrove, magari ad Alessandria o Vercelli."