È l'ora della verità. Stasera alla ore 20 al palasport di Cuneo, dopo un minuto di silenzio in memoria di Papa Francesco, al palazzetto di Cuneo si scatenerà il tifo dei 4.700 tifosi che hanno bruciato tutti i biglietti disponibili per gara-2 della Finale promozione.
Non c'è più posto da ieri mattina, anche se le richieste hanno continuato ad arrivare incessanti alla segreteria della società. Cinquemila cuori biancoblu se aggiungiamo addetti ai lavori, sponsor ed istituzioni, pronti a spingere la truppa di Matteo Battocchio in quella che sarebbe la vittoria più importante della loro carriera con la maglia di Cuneo.
Non sarà una passeggiata, ma tutti lo sanno. Le parole "Storia", "Promozione" e soprattutto "SuperLega" i 7 alfieri che scenderanno in campo, insieme con gli altri 7 sulla panchina non le debbono neppure sentire. Dovranno vivere come in una bolla di sapone, far finta che in quel palazzetto siano da soli e, soprattutto, che non stanno giocando gara-2 della Finale promozione, ma la prima partita di regular season. Né più, né meno.
Poi verrà il livello tecnico. Lì sanno cosa fare Sottile e compagni. Per battere Brescia due volte nel giro di 4 giorni bisognerà innanzitutto martellare con la battuta e tenere staccate da rete il maggior numero di palle possibili. Solo così potrà cominciare la scalata verso la gloria: con palla in mano Simone Tiberti diventa un mago nello smarcare le sue bocche da fuoco. Che non sono proprio da buttare: se prendono fiducia, Oreste Cavuto e Roberto Cominetti sono inarrestabili.
Ma Cuneo non ha niente da invidiare ai bresciani in questo triangolo: su Daniele Sottile poche parole da spendere, fa girare la palla a piacimento se le arriva perfetta, e le bande Karli Allik e Felice Sette sanno far male. quanto i pari ruolo. Con l'estone che dai nove metri finora è sempre stato autore di break importanti, prima con Prata e domenica a Brescia.
La sfida tra opposti: Giulio Pinali e Yordan Bisset sono due giocatori esperti, dalla mano pesante e, soprattutto il cuneese, dotati di colpi d'astuzia. Se entrano in partita fanno la differenza: in gara-1 ci è riuscito meglio Pinali, ma il pari ruolo è stato l'ultimo ad issare bandiera bianca tra i lombardi.
Al centro si sfidano quattro mostri sacri della categoria: allo strepitoso tandem Codarin-Volpato in casa Cuneo si contrappongono Erati e Tondo per i Tucani. Entrambi ottimi in attacco, i due cuneesi hanno finora fatto la differenza anche dai nove metri: "Coda" alterna battute di potenza ad altre piazzate che hanno spesso mandato in tilt le ricezioni avversarie, "Fox" ha propiziato parecchi break-point con il suo servizio flot.
Poi ci sono i liberi. Sul nostro Domenico Cavaccini non si discute: talento in campo e grande uomo fuori dal rettangolo di gioco. In gara-1 ha fatto impazzire la prima linea avversaria tenendo viva ogni palla schiacciata, ma appena è caduta l'ultima schiacciata di Volpato ha voltato pagina e dimenticato tutto: restare concentrati sul prossimo obiettivo la parola d'ordine di Mimmo. Dall'altra parte della rete Nicolò Hoffer.
Poi ci siamo noi, i cinquemila che proveranno a dare una mano. Forza ragazzi, scrivete la Storia e regalateci un sogno!